Riguadagnare memoria sui dispositivi Android

La memoria espandibile non è uno standard per i dispositivi Android. In molti casi quella interna è predefinita e si è costretti ad accontentarsi. Come ogni sistema operativo ha il brutto vizio di non sfruttare benissimo lo spazio a disposizione e spesso lo riempie di dati cache, pacchetti di applicazioni e file inutili.

Il sistema migliore per guadagnare memoria è quello di dare una bella ripulita a tutto il dispositivo usando le utility a disposizione oppure un’App gratuita che ci aiuti nell’opera, a volte complicata.

Scopriamo che cosa intasa la memoria

Le strade percorribili sono due, cioè le impostazioni nel menu di Android e utilizzare la voce Gestione della Memoria che dà informazioni su quali sono i dati che stanno intasando il cellulare.

Di solito si tratta di App, foto e video, audio, download, dati memorizzati nella cache e “vari”, che restano sempre un po’ un mistero.

In alternativa si scarica una App apposita come DiskUsage gratuita che fa l’analisi della memoria interna e fornisce un grafico. Basta selezionare la storage card da analizzare e in pochi secondi si avrà un’idea degli ingombri.

Levare la spazzatura

Cancellare i file multimediali è un sistema veloce per riguadagnare memoria interna, ma bisogna sempre fare un backup, perché altrimenti vanno perduti per sempre.

Questo può essere fatto tranquillamente on-line, sull’hard disk del PC oppure utilizzando un Cloud come quello messo a disposizione da Google, collegando l’account Gmail.

Occorre un po’ di attenzione per mantenere il formato delle foto e dei video, perché la conversione di default deve essere disabilitata a mano, ma in generale non ci sono problemi.

Una volta fatto il backup si comincia con foto e video, selezionandoli e spostandoli nel cestino poi si passa ai dati musicali. Molto spesso le App di streaming hanno il brutto vizio di mettere i file più richiesti direttamente nella cache e a volte questi finiscono per intasare completamente il cellulare.

Eliminare gli altri file

Per i file di altro tipo come PDF scaricati e documenti Office meglio scaricare ES Gestore File che aiuta a fare tutto in un colpo solo.

Adesso è arrivato il momento di valutare se vanno rimosse le App. Ce ne sarà sicuramente qualcuna scaricata e dimenticata, mentre altre hanno semplicemente intasato la cache.

Quelle di cui ti ricordi possono essere disinstallate semplicemente cliccando sull’icona e buttandola nel cestino. Andando sotto le cartelle per la gestione dei file si possono vedere quali sono le App che stanno occupando spazio con i loro dati e cancellarli.

Ci vuole un po’ di pazienza e di attenzione, perché in alcuni casi si tratta semplicemente di vecchi aggiornamenti, mentre in altri i file contengono le impostazioni.

Per fortuna di solito i file più significativi sono quelli più piccoli e quindi attirano meno l’attenzione. Quelli temporanei nella cache si possono tranquillamente cancellare per alleggerire la memoria.

Risolvere il problema

In alcuni casi si guadagnano interi i giga che sono stati occupati da materiale vecchio, magari fermo lì da settimane. Per pulire la SD se presente conviene prendere un gestionale come SD Made, che è gratuito e che provvede a eliminare tutti i rimasugli che invariabilmente restano. È il caso tipico delle copie di backup delle foto modificate e altre impiegate dalle applicazioni.

In alternativa si impiega CCleaner, che con la sua presenza sulla rete è ormai da anni considerato uno standard gratuito per rimettere in sesto qualsiasi memoria intasata e soprattutto per eliminare tutti i dati inutili dei registri.