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Si sente parlare quotidianamente di pressione atmosferica, durante le previsioni del tempo non si parla d’altro. Eppure, nonostante sia un termine così conosciuto, in pochi sanno effettivamente che cosa significa e soprattutto di cosa si parla quando ci si riferisce all’alta o alla bassa pressione. Ma prima di capire le varie differenze è necessario conoscere il vero significato di pressione atmosferica e da che cosa è originata.

CHE COS’È LA PRESSIONE ATMOSFERICA

La pressione atmosferica, in meteorologia, è il il peso di una colonna d’aria che grava su un determinato punto dell’atmosfera. Per misurarla si utilizza il barometro e l’unità di misura a cui fa riferimento è il Pascal.

LA SCOPERTA DELLA PRESSIONE ATMOSFERICA

La prima volta che venne misurata la pressione atmosferica fu intorno alla prima metà del 1600 quando, Evangelista Torricelli, costruì il primo prototipo di barometro, conosciuto come il tubo di Torricelli che attraverso l’utilizzo del mercurio, di un contenitore e di un tubo, sfruttando il principio dei vasi comunicanti determinò l’unità di misura dell’atmosfera, un atm corrisponde quindi a 1033 g/cm². Ma attualmente il sistema internazionale per misurare la pressione atmosferica è il Pascal, nonostante ne esistano molti altri, tra cui il torr, il bar, la baria e l’atmosfera. 1 m³ di aria, ad una temperatura di zero gradi, sul livello del mare ha una massa di circa 1,3 chilogrammi, ma il valore può subire sensibili variazioni a seconda della temperatura e del vapore acqueo presente nell’atmosfera e quindi decresce con l’aumentare dell’altitudine rispetto al punto in cui viene misurata a livello del mare.
La misurazione standard viene fatta ad una latitudine di 45°, sul livello del mare ed a zero gradi di temperatura su una superficie di un centimetro cubo che è pari alla pressione di una colonnina di mercurio alta 760 millimetri.

ED ECCO FINALMENTE LA DIFFERENZA TRA ALTA E BASSA PRESSIONE

Arriviamo quindi ai termini che si sentono quotidianamente durante le previsioni del tempo, quelli a cui nessuno sa dare in maniera semplice un significato ma se esaminati con calma appaiono tutt’altro che difficili, l’alta e la bassa pressione. In linea generale le zone di bassa pressione hanno una minore massa atmosferica che le sovrasta, rispetto a quelle di alta pressione, ma sono molto le variabili che modificano questi valori.
Nelle zone di bassa pressione l’aria pesa meno ed essendo più calda sale verso l’alto, formando così una condensa che comporrà le nuvole, quindi il cattivo tempo e le precipitazioni. Con l’alta pressione si ha invece il fenomeno inverso, l’aria scende verso il basso e causa bel tempo.
Il nostro territorio nazionale essendo circondato dal mare (abbastanza caldo) ed essendo caratterizzato da pianure, montagne, colline è più dal punto di vista meteorologico è più difficile da studiare perché le variabili presenti sono davvero tante ed è impossibile stabilire delle previsioni del tempo esatte solo attraverso le carte sinottiche che indicano la presenza di alta o bassa pressione, qui infatti la differenza cambia davvero di poco, va dal minimo di 980 hPa a massimi di 1045 hPa. Anche i venti subiscono notevoli variazioni causati dalla differente pressione atmosferica, l’aria tende infatti a spostarsi dalle zone ad alta pressione verso quelle in cui è più bassa quando anche se sono comunque moltissime le variabili che ne condizionano ancora gli spostamenti.

 

Attraverso queste semplici e brevi spiegazioni riuscirete finalmente a dare un significato a tutto ciò che sentite quotidianamente durante le previsioni del tempo, ma attenzione bassa pressione non indica sempre pioggia ed alta pressione bel tempo e giornate soleggiate, soprattutto qui da noi in Italia, dove la nostra fantastica terra, circondata dal mare e sovrastata da magnifiche montagne, è continuamente caratterizzata da variabili meteorologiche provocate da venti, correnti d’aria e da mille altri fattori. Conviene quindi sempre affidarsi a meteorologi esperti prima di decidere se uscire di casa con o senza ombrello.