La sesta stagione di Shameless è da poco terminata anche in Italia ed i fan ora dovranno aspettare un anno almeno prima di poter vedere la settima annata di questa serie che in America va in onda su Showtime e che è ormai di diritto un prodotto definibile come cult.
Questa serie, uno dei rari esempi in cui un remake americano è migliore dell’originale, visto che la Shameless “made in USA” deve la sua creazione alla versione britannica, andata in onda una decina di anni fa, ha John Wells come produttore e questo è senza dubbio uno dei motivi del suo successo, ma non il solo. Tuttavia vi sono molti che ancora non si sono avvicinati a Shameless, forse perchè si parla di una serie via cavo e quindi in Italia non troppo pubblicizzata.
E questo è un peccato, perchè ci si trova di fronte, come detto, ad un prodotto di qualità altissima. Ecco qui di seguito alcuni motivi per non perdere altro tempo e recuperare la serie: dopo averne iniziato la visione la si consumerà tutta d’un fiato e ci si unirà alla schiera di fan di vecchia data che non vedono l’ora arrivi il momento del season premiere della settima stagione. Prima però un accenno alla trama di Shameless: di cosa parla questa serie?
Molto semplicemente chi la dovesse guardare per la prima volta deve semplicemente sapere che verrà catapultato all’interno della disastrata (nel vero senso del termine) realtà dei Gallagher, una famiglia composta da un padre nullafacente e dedito al vizio e dai suoi sei figli, tra loro molto diversi ma uniti da un forte legame e a modo loro anche dal senso di famiglia e di comunità.
Il livello qualitativo costante della serie
Uno dei punti di forza di Shameless è senza ombra di dubbio la qualità della sceneggiatura, che anche dopo sei anni e decine di episodi non ha subito cali. E questa qualità è caratteristica ancora più importante perchè chi scrive la serie l’ha ottenuta e mantenuta nel tempo non correndo mai dietro ai desideri dei fan, ma scegliendo sempre di sviluppare le varie storylines seguendo le proprie intuizioni e riflettendo sempre sul messaggio che si voleva veicolare.
Inoltre, sempre parlando di sceneggiatura, va dato merito agli sceneggiatori di Shameless di essere riusciti ad evitare con il tempo una banalizzazione delle storie: quello che viene mostrato allo spettatore è sempre qualcosa di originale e mai scontato, cosa non facile in una serie ormai lunga sei anni e con le tematiche di Shameless.
Il coraggio nella scrittura
Questo aspetto è collegato intrinsecamente a quanto detto poco fa. In Shameless capiterà di essere delusi da alcune scelte perchè se ne auspicavano altre da parte degli sceneggiatori, ma non si correrà mai il rischio di ritrovarsi a pensare “potevano fare di più”. Anzi, con Shameless ci si ritrova spesso a chiedersi perchè gli autori si siano voluti spingere tanto oltre quelle che uno spettatore medio considererebbe confini invalicabili.
Insomma, con Shameless non si corre assolutamente il rischio di annoiarsi e il colpo di scena è sempre dietro l’angolo e non è mai “telefonato”. Questo comporta un grande vantaggio per la serie: quello di mantenere dopo tanti episodi una freschezza narrativa invidiabile. Inoltre, ogni singola scelta ha una sua logica e alla fine Shameless è come un gigantesco puzzle dove inizialmente può sembrare che un pezzo dovrebbe stare da un’altra parte o addirittura non esserci…ma dove alla fine si capisce che quel pezzo doveva e poteva solo stare lì ed era fondamentale per la storia.
La scelta degli attori protagonisti
Ma una serie televisiva per essere di qualità necessita non solo di una buona / ottima sceneggiatura, ma anche di un cast azzeccato. E Shameless si caratterizza per il fatto di aver fatto centro anche riguardo a questo aspetto. I nomi che ne hanno fatto la fortuna sono quelli di attori che hanno avuto l’onore di essere candidati ai premi Oscar, di aver lavorato in importanti produzioni per il piccolo schermo e attori che sette anni fa erano semi-sconosciuti.
Insomma, un mix perfetto, che unito ad una grande regia, un’ottima fotografia e una sceneggiatura di cui si è già detto fin troppo, hanno reso Shameless il prodotto cult che è oggi e che sarà fino a quando andrà in onda.
La caratterizzazione dei personaggi e i messaggi veicolati dalla serie
Ma grandi attori se chiamati a interpretare personaggi non ben caratterizzati possono poco, se non limitare probabilmente i danni. Ma per fortuna in Shameless i personaggi sono resi ottimamente e la normalità di una famiglia borderline e spesso oltre quel confine, viene resa in modo ottimale. Ed ogni singolo personaggio viene approfondito nel modo giusto e con la giusta attenzione e i mutamenti che si vedono nel corso della serie sono assolutamente verosimili.
Molto importante è anche il fatto che Shameless si limiti, alla fine, a portare nelle case dei telespettatori la rappresentazione di una realtà che è molto più comune di quanto si possa pensare e il suo grande merito è di portare sul piccolo schermo argomenti e situazioni di cui spesso si fa finta di niente.
Shameless non è una serie dove tutto va come dovrebbe andare, ma è una serie dove tutto va come deve andare: e nei modi verbali diversi c’è tutta la differenza tra una serie che propina una finzione che è puro intrattenimento ed una che invece sceglie di offrire una finzione che è intrattenimento, ma anche descrizione nuda e cruda di una realtà che esiste davvero, in questo caso quello di una famiglia disastrata.