l'Academy Awards è entrato nel vivo

L’Academy Awards, ovvero l’Oscar, è il più famoso dei premi cinematografici che vengono assegnati a livello mondiale, oltre che il più antico in assoluto. La prima edizione risale al 1929, quando l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences decise di istituire un premio suddiviso in categorie per premiare le migliori pellicole di ogni annata cinematografica.

La versione più accreditata riferita al curioso nome con cui la statuetta è ormai nota in ogni parte del globo, è quella in base alla quale esso sarebbe stato coniato in pratica da un impiegata dell’Accademia, Margaret Hemmick, autrice di un commento secondo cui il manufatto assomigliava in maniera incredibile a suo zio, Oscar appunto.
Se il valore commerciale dell’Academy Awards è di 295 dollari, quello in termini di prestigio è invece difficilmente quantificabile, se si pensa che proprio la sua vittoria può rendere immortale la memoria di un attore.

Partecipare alla notte degli Oscar è un’emozione fortissima per il mondo del cinema che si raggruppa intorno a Hollywood e un evento seguito a livello planetario, capace di suscitare ogni anno grandi discussioni. Come del resto sta accadendo in questa occasione, dopo l’uscita delle cinquine di nomination, con molte conferme rispetto alle previsioni, ma anche qualche sorpresa di non poco conto.

Academy Awards: per Ridley Scott un’altra occasione persa

La sorpresa più clamorosa, secondo molti addetti ai lavori, è l’esclusione di Ridley Scott dalle nomination per il miglior film e la migliore regia. Il regista britannico, considerato un vero e proprio genio dalla critica cinematografica, nonostante la direzione di film ormai leggendari come Alien, Blade Runner e Thelma & Louise, non è mai riuscito a conquistare la prestigiosa statuetta. l'Academy Awards è entrato nel vivo

In molti pensavano che stavolta per Scott fosse arrivata la volta buona, ma Sopravvissuto -The Martian non ce l’ha fatta a superare il vaglio preventivo dei giurati. Un vero e proprio smacco per un regista che già in tre precedenti occasioni era rimasto deluso dall’esito finale: nel 1992 (Thelma & Louise), nel 2001 (Il gladiatore) e nel 2002 ( Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto) si era dovuto accontentare di essere nominato come miglior regista, senza però il conforto della vittoria finale.

Stavolta neanche la nomination ha accolto il suo ultimo lavoro, nonostante le previsioni della vigilia e quindi Scott si deve accontentare dei due Golden Globes già messi nel carniere e puntare su una prossima rivincita.

Una cerimonia spesso indimenticabile

Proprio la cerimonia di premiazione dell’Academy Awards rappresenta poi un film a sé stante, capace di sorprendere e spesso commuovere partecipanti e spettatori.
Basterebbe ricordare al proposito quanto accaduto nel 1972, quando il grande Charlie Chaplin ritirò il suo Oscar alla carriera improvvisando sul palco il celebre ballo dei panini che aveva caratterizzato La febbre dell’oro.
Non meno sorprendente la cerimonia dell’anno successivo, quando Marlon Brando, premiato come miglior attore protagonista per Il padrino decise di disertare la premiazione inviando sul palco un’attrice nei panni di una squaw indiana. Una decisione derivante dalla decisione dell’attore di fare propria la battaglia degli amerindi protestando contro il mondo del cinema hollywoodiano che non faceva nulla per sostenerli.

I film che hanno vinto più Oscar

Un capitolo a parte nella storia degli Academy Awards spetta al grande Walt Disney. Il fondatore della famosa casa di produzione è infatti riuscito nel corso della sua carriera a collezionare ben 59 nomination, vincendo 22 statuette, oltre alle 4 per la carriera.
A Walt Disney spetta anche un altro record, quello di aver vinto il maggior numero di Oscar nello stesso anno, ben 5 nel 1954.
Per quanto riguarda invece le singole pellicole, il record spetta a tre film ormai entrati nella leggenda. Il primo è Ben Hur, il famoso kolossal diretto da William Wyler, capace nel 1959 di portarsi a casa ben 11 Academy Awards su 12 nomination. Il secondo è invece Titanic, il film del 1997 che consacrò Leonardo Di Caprio, anch’esso capace di collezionare 11 Oscar, ma con due nomination in più.
Infine Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re, film diretto nel 2003 da Peter Jackson, che fece in pratica il pieno con le sue undici nomination tramutate in vittoria.

Chi vincerà quest’anno?

Naturalmente con l’uscita delle cinquine l’Academy Awards è entrato nel vivo e ha iniziato a far discutere addetti ai lavori e appassionati di cinema di ogni parte del mondo.
In particolare ha destato sensazione la mancata inclusione nelle nomination di due pellicole come The Martian – Sopravvissuto, diretto da Ridley Scott, e Star Wars: il risveglio della forza. Se per il secondo le speranze erano ridotte al minimo, nonostante i record al botteghini, per Scott sembrava in effetti la volta buona, dopo la doppia vittoria al Golden Globe. statuetta-oscar

Invece neanche stavolta il regista di cult come Alien e Blade Runner ce l’ha fatta. Il regista britannico dovrà assistere da semplice spettatore allo scontro tra The Big Short (Adam McKay), Mad Max: Fury Road (George Miller), The Revenant (Alejandro G. Iñárritu), Room (Lenny Abrahamson) e Spotlight (Tom McCarthy).

Nella categoria riservata al miglior attore protagonista c’è grande attesa invece per la possibile prima volta di Leonardo Di Caprio, interprete della pellicola di Iñárritu, che dovrà vedersela soprattutto con Bryan Cranston, autore di un’ottima performance in Trumbo. Se sono in molti a sbilanciarsi per Di Caprio, va anche ricordato come la figura del leggendario sceneggiatore di Hollywood vittima del maccartismo vanti moltissimi ammiratori nell’Academy, rendendo molto meno scontato di quanto possa sembrare il verdetto.

Molto più incerta la lotta per la statuina spettante alla miglior attrice protagonista. In questa categoria si scontrano vecchie leonesse come Charlotte Rampling (45 years), attrici già affermate, la Jennifer Lawrence di Joy e la Cate Blanchett di Carol, e due giovani rampanti come Saoirse Ronan (Brooklyn) e Brie Larson (Room). Considerato che i giurati sembrano preferire interpreti già affermati, i favori della vigilia si appuntano su Jennifer Lawrence, ma non manca chi punta forte proprio sulle giovani in ascesa, in particolare quella Saoirse Ronan che è da molti vaticinata come la prossima grande stella di Hollywood.