Pochi giorni fa è terminato anche in Italia il primo ciclo narrativo di Outcast, uno dei prodotti televisivi per il piccolo schermo di cui più si è dibattuto in questi mesi, nei gruppi di discussione su internet e anche dal vivo, tra gli appassionati di serie tv e fumetti, nella cornice di manifestazioni come fiere del fumetto e manifestazioni sulla televisione e i telefilm.
Ora bisognerà aspettare un po’prima di poter scoprire cosa riserverà la seconda stagione, ma la serie continua a far parlare di se per un finale che ha lasciato molti a bocca aperta, ma anche qualcuno deluso, come è giusto che sia per una serie che mira a diventare di culto. Tuttavia vi sono ancora molto che non hanno mai pensato di vederla, neanche davanti alla possibilità di poter usufruire di Outcast streaming, grazie al servizio messo a disposizione da NowTv.
E questo è un vero peccato, perchè con questa serie si è davanti ad un prodotto che meriterebbe senza dubbio di avere almeno una possibilità. Se si è tra coloro che ancora non hanno visto nemmeno un minuto di questa serie, bisogna avere ben presente che forse si sta commettendo un errore a lasciarsi sfuggire anche la possibilità di vedere Outcast in streaming. I motivi per recuperare tutti e dieci gli episodi di Outcast in streaming sono davvero tanti, ma ne basteranno quasi certamente solo cinque per convincere anche i più scettici a riconsiderare la propria posizione e a recuperare tutta la prima annata di Outcast in streaming.
1) Ha cominciato a far discutere ancor prima della messa in onda del pilot
Non sono tante le serie di cui si comincia a parlare con insistenza e a parlare continuamente nei forum dedicati ancor prima che si sia finito addirittura di girare la puntata pilota. Non è accaduto con Breaking Bad, secondo molti la serie più bella degli ultimi vent’anni almeno: è accaduto con Outcast.
Sicuramente c’è dietro anche una mossa pubblicitaria del suo creatore, ma è innegabile che se si comincia a discutere di un prodotto quando questo non è ancora nemmeno arrivato in televisione per essere sottoposto al giudizio del pubblico, qualcosa di davvero interessante questo prodotto deve averlo.
2) La sua nascita si deve ad un signore che di cognome fa Kirkman
Questa seconda ragione potrebbe spingere moltissimi ad interrompere la lettura e correre a procurarsi tutta la prima stagione di Outcast in streaming. Scherzi a parte, il fatto che dietro questa serie vi sia Robert Kirkman, che tutti conoscono per essere colui a cui si deve una serie culto come “The Walking Dead”, si caratterizza per essere un biglietto da visita ottimo.
Come se non bastasse, il prolifico Kirkman è anche l’autore della serie a fumetti di cui Outcast è la trasposizione per gli amanti delle serie televisive. Se poi vi fosse ancora qualche dubbio sul perchè sarebbe il caso di procurarsi Outcast in streaming, visto che la serie ha da poco terminato la prima stagione, si dovrebbe tenere presente che Kirkman per l’ennesima trasposizione su piccolo schermo di una sua creatura ha preteso il ruolo di produttore esecutivo della serie, nonchè di sceneggiatore del pilot e di altri episodi tra quelli che costituiscono la prima stagione.
3) Una “prima” simultanea in mezzo mondo
Di eventi del genere ve ne sono ormai abbastanza spesso. Rimane però il fatto che una serie che fa il suo debutto nello stesso momento in tutti i paesi più importanti per quanto riguarda le serie televisive, risulta sempre un evento da non sottovalutare.
Considerando che chi gestisce una rete televisiva è spesso più attento ai cordoni della borsa che a fornire sempre prodotti di qualità ai telespettatori, va detto che una contemporanea mondiale ha dei costi non indifferenti per tutti e quindi il fatto che si sia deciso di dare questo privilegio ad Outcast sembra un indizio del fatto che ci si trova davanti a qualcosa di qualitativamente molto alto.
4) Un rinnovo in tasca ancora prima di mollare gli ormeggi
Non è invece molto frequente che una serie si ritrovi con un rinnovo per una seconda stagione già assicurato ancora prima che ne venga mandato in onda il pilot. Anzi, solitamente in America accade un fenomeno opposto: serie televisive la cui prima stagione deve durare ad esempio dodici episodi e che si ritrovano dopo un paio di puntate con gli episodi ordinati dall’emittente ridotti a sei.
Ad Outcast tutto questo non è accaduto e anzi, Cinemax ha talmente creduto nelle potenzialità del prodotto da decidere per un rinnovo praticamente a scatola chiusa. Se chi, per usare un’espressione già utilizzata prima, tiene i cordoni della borsa ha deciso in questo modo, perchè non bisognerebbe fidarsi e quindi vedere Outcast in streaming per capire se effettivamente questo rinnovo sulla fiducia è stato meritato e ci si è finora persi qualcosa di molto interessante?
5) Ha un rapporto particolare con il fumetto da cui è tratta
Oltre a caratterizzarsi per una diversità di fondo rispetto a tutte le altre serie di questo genere, compresa “The Walking Dead”, Outcast sembra avere uno dei suoi punti di forza nonchè aspetti più originali, nel particolare rapporto intercorrente tra serie televisiva e fumetto da cui è tratta.
Se infatti The Walking Dead è nata come serie tv quando erano già usciti molti numeri del fumetto da cui è tratta, lo stesso non si può assolutamente dire per Outcast. Questo fa pensare, e Kirkman stesso lo ha paventato, che si potrebbe assistere a soluzioni narrative e sviluppi che avverranno prima nella serie e poi nel fumetto: tutto molto originale.