L’assegnazione dei Premi Oscar è uno dei momenti più attesi da tutti coloro che amano e seguono il cinema. Quella di quest’anno sarà l’ottantanovesima edizione e come sempre sono moltissimi i motivi di interesse e non mancheranno le sorprese, che per la verità già hanno fatto capolino al momento dell’annuncio delle nomination nelle varie categorie.
Ad ogni modo, manca ancora poco meno di un mese e poi andrà in scena l’edizione 2017 di quello che è il premio cinematografico più antico e ambito da tutti coloro che lavorano nel mondo della settima arte.
L’Academy Awards, questo il nome tecnico del Premi Oscar, venne assegnato per la prima volta nell’ormai lontano 1929 e un record che nessuno potrà mai togliergli è quello di riconoscimento più antico per quanto riguarda il mondo del cinema, visto che la Mostra del Cinema di Venezia, con i suoi premi, cominciò tre anni dopo.
Nel corso degli anni i Premi Oscar non sono rimasti uguali a se stessi e sono stati in un certo senso precursori dei tempi: basti pensare ad esempio alle vittorie di Sidney Poiter in un’epoca in cui la vittoria di un attore di colore destava ancora scalpore e polemiche. Un esempio di come i Premi Oscar siano cambiati nel corso del tempo lo si ha ad esempio dall’importanza che da alcuni anni a questa parte l’Academy ha riconosciuto ai film di animazione.
L’approdo dei film di animazione alla notte degli Oscar
Tra i Premi Oscar che verranno assegnati in quella che è l’ottantanovesima edizione della kermesse più attesa dell’anno da parte di tutti gli amanti del cinema, vi è anche quello per il Miglior Film di Animazione.
Quello che forse non tutti sanno è che questa categoria non è sempre stata presente agli Oscar, ma è anzi decisamente recente: la prima volta alla notte dei Premi Oscar risale infatti all’inizio di questo secolo e precisamente al 2002. In quell’occasione ad aggiudicarsi il premio e ad entrare di diritto nella storia del cinema e della manifestazione fu Shrek, che prevalse su Monsters & Co.
(Monsters, Inc.), e Jimmy Neutron – Ragazzo prodigio. L’anno dopo vi fu la grande sorpresa costituita dal maestro Miyazaki, che sconvolse i pronostici e vinse con il suo La città incantata. Tuttavia, a parte sorprese come quella citata, la gara per la vittoria nella categoria in questione è sempre stata una questione tra le grandi casi produttrici, come ad esempio Dreamworks e Pixar.
I candidati di questa edizione
Nella notte che quest’anno assegnerà i Premi Oscar, la lotta per la conquista della statuetta nella categoria Miglior Film di Animazione si presenta decisamente serrata e incerta, prova ulteriore di come i film di animazione abbiano ormai raggiunto un livello qualitativo tale da rendere davvero difficile una scelta anche nel contesto dell’Academy.
Pochi giorni fa l’Academy ha selezionato i cinque film che si daranno battaglia per vincere l’ambita statuetta: in lizza vi è prima di tutto Kung Fu Panda 3, che sembra avere le carte in regola in considerazione dell’ottimo livello qualitativo che il terzo episodio di questa saga animata ha saputo mantenere. Tra gli altri film spiccano My Life as a Zucchini e Zootropolis, con quest’ultimo che ha ottenuto ottime recensioni e che secondo molti potrebbe essere la grande sorpresa dei Premi Oscar: secondo alcuni se l’Academy volesse decidere di lanciare un messaggio alla nuova Amministrazione USA potrebbe finire con il premiare un film che è un vero e proprio manifesto e inno per l’integrazione e per la pluralità. La cinquina di candidati è completata da Oceania e da La tartaruga rossa, che pur partendo con i favori del pronostico sembrano assolutamente in grado di giocarsi le proprie carte fino in fondo.
I favoriti pe la vittoria finale
Ormai da alcuni anni la vittoria è sempre ad appannaggio di un film di animazione che in un modo o nell’altro è riconducibile alla Disney: è il caso ad esempio di Inside Out, che è stato prodotto dalla Pixar, ma la cui distribuzione è stata curata dalla Disney.
Vi sono però casi recenti di film prodotti e distribuiti dalla Disney che oltre a sbancare i botteghini hanno anche trionfato alla notte degli Oscar: l’esempio più recente risulta essere sicuramente Frozen. Secondo alcuni anche quest’anno sarà la Disney, in un modo o nell’altro a sorridere, ma vi è anche la possibilità che le previsioni vengano decisamente smentite. E la parte del guastafeste nel probabile dominio Disney con Zootropolis o Oceania, vi è La tartaruga rossa.
Questa pellicola di animazione è frutto di una produzione che ha visto coinvolti Giappone, Belgio e Francia: non è un caso che quest’opera richiami, nella forma e nella sostanza, quelle del maestro Miyazaki. Altro film da tenere d’occhio e che ha confermato come l’Europa stia ormai riducendo il gap con le produzioni americane anche per quanto riguarda i film di animazione è My Life as a Zucchini: questa pellicola d’animazione elvetica ha raccolto ottime recensioni praticamente ovunque e secondo molti critici potrebbe essere la grande sorpresa dei Premi Oscar di quest’anno.
Quel che risulta certo è che la competizione è serrata come poche volte è capitato in passato e che fare un pronostico risulta davvero difficile: chiunque dovesse vincere avrà meritato la statuetta come Miglior Film d’Animazione e questa è la riprova di come questo genere di pellicole abbia, come detto, ormai raggiunto un livello qualitativo che nulla ha da invidiare ai film con attori in carne ed ossa.